3 settembre


Scarpinata senza un filo d’ombra fino alla fortezza di Pothia (Péra Kastro) dove gli abitanti, fino al XVIII secolo, trovavano rifugio dalle incursioni dei pirati. Fra le mura in rovina é ancora possibile notare i resti delle antiche case in pietra, del serbatoi d’acqua e di sei suggestive chiesette del XV secolo, alcune decorate con pregevoli affreschi.
Il panorama é incantevole. In silenzio, lasciamo correre l’immaginazione. Abitanti in apprensione osservano schiere di predoni col fiatone, armati fino ai denti, che si inerpicano su per il ripido pendio roccioso, decisi ad espugnare il presidio per saccheggiare qualunque cosa abbia un valore. Homo homini lupus.

Ridiscesa l’interminabile scalinata torniamo ai giorni nostri. Lo sbarco di compagni di viaggio con i quali si é trascorso in serenità e buon umore un periodo di navigazione é un momento carico di significato, poiché condensa e sintetizza le emozioni e situazioni magiche vissute insieme. Con questo spirito abbracciamo forte Micaela e Fabio che volano alla loro Paros.

 

Romano