12 agosto
“Can you help me ?” sentiamo mentre facciamo la siesta in coperta. Il vento forte attutisce ogni rumore, ma le grida di aiuto giungono forti e chiare. “Can you help me ?” insiste una voce femminile che ci fa scattare in piedi per guardarci meglio attorno. A sinistra, una barca a vela bianca e verde (in barba alle superstizioni) si affianca. Una donna sulla sessantina dai lunghi capelli bianchi e crespi, invoca il nostro aiuto per gettare l’ancora. Un primo tentativo effettuato un quarto d’ora fa deve essere fallito, perché dopo pochi minuti si é ritrovata in mare aperto con l’ancora penzoloni. Saltiamo sul gommone e ci affianchiamo. Luana sale a bordo sorpresa di incontrare una navigatrice solitaria. Macchine avanti, pochi metri e la catena azionata da Luana scende giù su un fondale sabbioso a tre metri di profondità. Thierry, americana, ci ringrazia. Suo marito é morto due mesi fa. Da allora naviga sola, o meglio, con il proprio cane, che però nelle manovre é un po’ goffo. Era diretta a Symi, come noi, ma il forte vento l’ha costretta a tornare indietro e a rifugiarsi nella baia a sud del Marina dove anche noi attendiamo il momento propizio per dirigere a nord-ovest.
Romano