4 luglio
La prua brandeggia a destra e a sinistra, tenacemente trattenuta dalla catena e dall’ancora insabbiata nel fondale della baia di Aliki, sull’isola di Paros. Siamo approdati qui lo scorso 1 luglio per fare una sorpresa agli amici Micaela e Fabio, che, insieme a Chiara, sono ormai diventati qui degli esperti sub sotto la guida di Sara (www.cycladicdiving.com). 37 nodi di vento ci trattengono per sicurezza a bordo durante l’intera giornata. In pozzetto osserviamo affascinati la forza della natura. Le folte fronde degli alberi si piegano e lambiscono i tetti delle case bianche come volessero spolverarli. Le raffiche sollevano nuvoloni di sabbia sulla spiaggia. Materassini e salvagenti a ciambella sfuggono di mano e, come impazziti, prendono il largo sulla superficie increspata della baia. Al nostro vicino tedesco si é rovesciato il gommone. Dai gesti intuiamo facilmente le sue imprecazioni soffocate dai lunghi uuuhuuuuhuuuu del vento che ci riempie le orecchie e ci sferza il viso scompigliandoci i capelli, stopposi, inariditi dal sale e dal sole. Lo spettacolo ci mette addosso un senso di svogliatezza, quello tipico delle lunghe attese. Rinunciamo persino alla nostra nuotata quotidiana. Ogni tre ore consultiamo i siti meteo nella speranza di cogliere il momento buono per effettuare un’altra tappa verso il Dodecaneso che diventerà l’area di navigazione estiva di A Go Go.
Romano …
e con l’ululato del vento arriva anche il rombo degli aerei che passano sopra gli alberi di A Go Go quasi a sfiorarli; il piccolo aeroporto di Aliki é proprio davanti a noi, poco oltre la spiaggia.