18 gennaio

Stati d’animo che leggiamo negli occhi e ascoltiamo dalle parole della mamma di Luana. Dal momento che siamo relativamente vicini, ci avrebbe fatto piacere, per Pasqua, ospitarla in Sicilia per un breve soggiorno a bordo, per farle assaporare uno spicchio di vita del giramondo.
Non se ne parla. La paura di attentati paralizza molti, soprattutto gli anziani, e fa venir meno quel pizzico di coraggio che occorre per esporsi alle incognite del viaggio.
Eppure, il rischio di rimanere vittima di un atto terroristico, é obiettivamente e statisticamente assai remoto. Abbiamo l’impressione che la paura sia direttamente proporzionale al tempo trascorso davanti alla TV. Il bombardamento di scene raccapriccianti, reiterato senza tregua, innumerevoli volte attraverso i vari telegiornali e magazine di approfondimento, stravolge qualunque prospettiva razionale devastando in profondità la percezione soggettiva di sicurezza. Con la complicità dei media, la volontà dei terroristi é compiuta : il panico é seminato, la visione oggettiva delle cose distorta, dilatata, sproporzionata. L’ etologia ci insegna che qualunque animale impaurito non é in grado di prendere decisioni e compiere azioni logiche e razionali. L’essere umano non fa eccezione, anzi. L’antidoto ? potrebbe sembrare cinico ed egoista suggerire di non guardare troppo la TV e disinteressarsi maggiormente di questi episodi assumendo un maggior distacco, ma in realtà cosa c’é di più cinico ed egoista del mitragliarci tutti con le immagini di attentati, crudeltà e pessimi esempi di pacifica e costruttiva convivenza civile ? Dobbiamo ammettere che conduciamo una bella vita, non tanto perché viviamo in barca, ma piuttosto perché non abbiamo la TV.

 

Romano